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La storia delle olimpiadi invernali

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Le Olimpiadi invernali hanno un’origine piuttosto avventurosa. I primi giochi invernali sono quelli definiti “Giochi Nordici”, che si svolsero per diversi anni dal 1901 in poi, quasi sempre in Svezia. L’importanza di questa manifestazione per le nazioni nordiche, che vi concorrevano da sole, fu determinante e portò alla bocciatura della proposta al CIO da parte del conte italiano Eugenio Brunetta d’Usseaux di organizzare una settimana di sport invernali come parte del programma dell’Olimpiade estive del 1912 a Stoccolma.  La stessa idea venne di nuovo proposta per i Giochi del 1916, che si dovevano tenere a Berlino. Venne programmata una settimana di sport invernali con pattinaggio di velocità, pattinaggio di figura (peraltro già presente ai Giochi estivi del 1908), hockey su ghiaccio e sci nordico, ma le Olimpiadi del 1916 vennero cancellate a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale.

Le Olimpiadi Invernali si disputano, come le estive, ogni quattro anni. Fino al 1986 entrambi i Giochi si svolsero nello stesso anno, poi il CIO stabilì di mantenere per le Olimpiadi invernali la cadenza quadriennale, ma interposta a quella delle Olimpiadi estive. Quindi l’edizione di Lillehammer venne anticipata al 1994, due anni dopo quella di Albertville. A differenza dei Giochi olimpici estivi la numerazione delle edizioni è stata interrotta nel periodo bellico e quindi, non essendosi tenute quelle del 1940 e 1944, l’edizione di Sankt Moritz 1948 è considerata la V e non la VII edizione.

Le prime olimpiadi invernali

Nel 1924, 258 atleti provenienti da 16 nazioni si sono riuniti nella città alpina di Chamonix, in Francia, per quella che successivamente diventerà la prima edizione dei Giochi Olimpici Invernali. Da quel momento i Giochi si sono evoluti diventando il più importante evento di sport invernali al mondo. Oggi, fino a 3.000 atleti in rappresentanza i oltre 90 Comitati Olimpici Nazionali prendono parte ad un numero crescente di discipline.

L’Italia partecipò alla prima edizione con quattordici atleti raccogliendo come miglior risultato un sesto posto nel bob.

“Anche se Chamonix 1924 è stata ufficialmente riconosciuta come prima edizione dei Giochi Olimpici Invernali dal CIO nel 1926, è stato comunque un momento chiave nella storia dell’Olimpismo e dei Giochi Olimpici” – ha sottolineato il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach – “E con l’eccezione di due edizioni, l’evento è un appuntamento fisso nel calendario Olimpico da un secolo, suscitando ogni volta grandi emozioni, con gli sport invernali su neve e ghiaccio che continuano ad affascinare.”

Inclusa la prima edizione, disputata a Chamonix dal 25 gennaio al 5 febbraio 1924, sono 24 le edizioni ospitate in 13 differenti paesi. Dei 258 atleti presenti a Chamonix, solo 13 erano donne mentre, quasi un secolo dopo, i Giochi di Pechino 2022 hanno ospitato 2871 atleti, il 45% dei quali donne con un percentuale che dovrebbe crescere fino al 47% a Milano Cortina 2026.

Originariamente basati su pratiche sportive europee accessibili a poche persone, i Giochi hanno contribuito a far conoscere gli sport invernali a un pubblico più vasto, sia professionisti che dilettanti.